Precisazioni AIFA su specialità medicinali contenenti ciclosporina
Il
medicinale equivalente CIQORIN capsule molli da 10, 25, 50 e 100 mg contenente
il principio attivo ciclosporina è stato autorizzato con procedura comunitaria
(DC) in alcuni Paesi dell’Unione Europea.
Denuncia delle
associazioni dei pazienti sulle ripercussioni negative e il disagio creato
Illustre Onorevole
Ministro Beatrice Lorenzin,
le
nostre quattro Associazioni: ACTI, ANED,
AITF e LIVERPOOL ONLUS, che rappresentano la stragrande maggioranza dei
trapiantati d'organo in Italia, Le inviano, per le vie brevi, una lettera
relativa all'introduzione del farmaco "generico" della ciclosporina
ai pazienti trapiantati d'organo.
Seguirà
comunicazione cartacea
La
stessa viene inviata al Presidente AIFA
prof. Pecorelli, al DG AIFA, prof. Pani, e per conoscenza al Direttore del
Centro Nazionale Trapianti dr. Costa.
Considerato
il disagio che stanno patendo migliaia di trapiantati in Italia,confidiamo nel
Suo tempestivo interessamento.
RingraziandoLa
anticipatamente, Le porgiamo i più sentiti saluti.
Nevio
Toneatto - Presidente ACTI
Valentina
Paris - Presidente ANED
Marco
Borgogno - Presidente AITF
Salvatore
Ricca Rosellini - Presidente Liverpool Onlus
Trascriviamo
il testo della lettera delle Associazioni
Illustre Onorevole Beatrice
Lorenzin, Ministro della Salute,
con la presente
vogliamo porre alla Sua attenzione
la drammatica situazione
che migliaia di trapiantati d’organo stanno vivendo da alcuni giorni e
più precisamente dal 16 aprile u.s.
A seguito della determina dell’AIFA
533/2015, nelle farmacie
italiane il farmaco,
che sino ad allora era stato considerato da tutti come il
farmaco salvavita per eccellenza, il Sandimmun Neoral, viene consegnato solo a fronte del pagamento di un ticket
alquanto consistente. Questo in conseguenza all’inserimento nella lista di trasparenza delle specialità
medicinali del farmaco Ciqorin come generico della ciclosporina.
Per
tanti pazienti che da moltissimi
anni assumono la ciclosporina con il farmaco brand si tratta di uno
switch (passaggio ad altra formulazione farmaceutica) quasi obbligato
per l’alto costo del ticket che i trapiantati
devono sostenere; basti ricordare che una scatola da 100 mg di farmaco brand,
che serve di norma per 15 giorni, ha
un costo ticket di oltre 65 €.
Vi
è poi un ulteriore motivo
di sgomento da parte dei trapiantati perché a tutt’oggi
molte farmacie e rivenditori sono sprovvisti del farmaco generico.
Vale
la pena ricordare che l’AIFA
con una nota edita il 15/04/2015 e riportata nel sito istituzionale, dichiara che lo switch,
senza adeguata supervisione medica
può comportare un aumento della
concentrazione massima ematica e un
aumento dell’esposizione al principio attivo, raccomandando un attento monitoraggio
da parte del personale medico responsabile per il paziente.
Nella stessa
nota viene sottolineato che i pazienti
devono possibilmente proseguire la terapia con la
stessa formulazione di ciclosporina e con un corrispondente regime
di dosaggio giornaliero. Variazioni della
formulazione o del regime posologico devono essere effettuati solo sotto la stretta supervisione dello specialista. Viene
altresì ribadito che dopo l’eventuale passaggio a qualsiasi formulazione
alternativa, dovranno essere eseguiti
un attento monitoraggio terapeutico degli effetti (efficacia e sicurezza) del
farmaco e i necessari aggiustamenti di dose per assicurare che l'esposizione sistemica a ciclosporina sia mantenuta a livelli
terapeuticamente adeguati all’uso richiesto.
L’introduzione del
farmaco generico della ciclosporina, anche per categorie di utilizzatori, quali
i
trapiantati, comporta un aumento delle competenze economiche a carico del SSN,
riscontrabili in maggiori spese
ospedaliere e di laboratorio, senza calcolare il costo, troppo spesso poco
evidenziato, che riguarda la compliance
che il paziente ha raggiunto con il farmaco utilizzato per tanti anni.
Diviene quindi, indispensabile che l’eventuale passaggio
dal Sandimmun Neoral al Ciqorin
sia richiesto e concordato con il medico specialista.
Qualora il medico specialista, che nel caso dei trapiantati d’organo, è dello stesso staff del Centro trapianti, ritenga
che il paziente debba continuare il trattamento con il farmaco
brand, questa scelta deve ricadere
completamente sulle spese del SSN, evitando sperequazioni o eventuali sofferenze cliniche a pazienti già provati da situazioni di elevata criticità.
Tutti i medici specialisti interpellati in questi giorni hanno vivamente sconsigliato ai pazienti di effettuare
lo switch, anche perché non hanno notizie
certe sulle possibili interazioni con un farmaco molto usato dai trapiantati che è il Certican.
Onorevole Ministro,
vorremmo evidenziarLe un aspetto che in questa
vicenda è stato
completamente disatteso. Una “innovazione” con un impatto
socio-sanitario importante, come quella che noi riteniamo
sia partita il 16 aprile scorso, avrebbe dovuto prevedere un’appropriata
informazione ai Servizi Sanitari, al Sistema
Farmaceutico ed infine ai fruitori finali che sono i pazienti. Solo
un’adeguata, puntuale e capillare comunicazione,
che è sinonimo di trasparenza, avrebbe potuto evitare
spiacevoli situazioni che si sono create in tutt’Italia
allorché i tanti trapiantati si sono recati presso le farmacie per ritirare i
loro farmaci salvavita.
Le nostre
Associazioni si sono sempre dimostrate disponibili e collaborative sia con il Ministero della Salute da Lei diretto sia con il Centro Nazionale Trapianti
che con le varie Istituzioni Sanitarie nell’individuare
forme di corretta informazione verso i trapiantati al fine di creare un clima
positivo, propedeutico per proporre
ed imporre le innovazione necessarie per migliorare il sistema Salute del
nostro paese.
In sintesi,
Signora Ministro ci rivolgiamo a Lei per chiedere che ai pazienti
trapiantati venga concesso
di continuare, con la dovuta serenità, una terapia salvavita che ha
ampiamente garantito un elevato benefico senza creare sperequazione e nocumento
economico ai tanti pazienti trapiantati. Le chiediamo, inoltre, che la scelta di passare dal farmaco brand al farmaco
generico non sia occultamente imposta
ma mediata dagli specialisti che quotidianamente seguono tutti i
trapiantati d’organo italiani.
Certi che la Sua
risposta sarà precisa e puntuale, Le rinnoviamo un cordiale saluto.
Per maggior chiarimento
alleghiamo anche il testo della determina dell’AIFA 533/2015
Precisazioni
AIFA su specialità medicinali contenenti ciclosporina
In riferimento all’inserimento nella lista di trasparenza di
specialità medicinali contenenti
ciclosporina in capsule molli si fa presente quanto segue:
a)
Il medicinale equivalente
CIQORIN capsule molli da 10, 25, 50 e 100 mg contenente il principio attivo ciclosporina è stato autorizzato con procedura comunitaria
(DC) in alcuni Paesi dell’Unione Europea;
b)
In aderenza al testo autorizzato
del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP), disponibile sul sito
istituzionale AIFA la terapia con medicinali
a base di ciclosporina (originatori e generici e indipendentemente dalle modalità di rilascio) deve essere
prescritta solo da medici specialisti che abbiano esperienza di terapia
immunosoppressiva (i.e. trapianti e/o malattie autoimmuni) e che possano
garantire un adeguato follow-up, che include regolari visite mediche complete,
misurazione della pressione arteriosa e
controlli dei parametri di sicurezza di laboratorio (monitoraggio livelli ematici)
c)
Tenuto conto che l’autorizzazione di medicinali equivalenti di ciclosporina è avvenuta, in aderenza alle stringenti e
specifiche norme nazionali ed europee sull’argomento, è preferibile che l’inizio della
terapia in pazienti
trapiantati mai trattati in
precedenza con ciclosporina (prima prescrizione) sia effettuato
d)
con un medicinale generico che può essere prescritto a un costo
vantaggioso per il SSN senza perdita per i pazienti in termini di efficacia e sicurezza;
e)
Lo switch (passaggio ad altra formulazione farmaceutica ovvero capsule a rilascio immediato con formulazione di
ciclosporina microemulsionata) senza
adeguata supervisione medica può comportare un aumento della concentrazione massima ematica (Cmax) e un aumento
dell’esposizione al principio attivo (AUC). Si raccomanda pertanto
un attento monitoraggio da parte del personale
medico responsabile per il paziente;
f)
I pazienti devono
possibilmente proseguire con la stessa formulazione di ciclosporina e con
un corrispondente regime di dosaggio giornaliero;
variazioni della formulazione o del regime posologico devono essere
effettuati solo sotto la stretta supervisione dello specialista. Dopo l’eventuale passaggio a qualsiasi formulazione alternativa, dovranno essere
eseguiti un attento
monitoraggio terapeutico degli effetti (efficacia e sicurezza) del farmaco e i necessari aggiustamenti di dose per assicurare che l'esposizione sistemica a ciclosporina sia mantenuta a livelli
terapeuticamente adeguati all’uso
richiesto;
g)
Identiche considerazioni generali
e precauzioni speciali, di cui ai precedenti
paragrafi, valgono per la sostituzione di un
medicinale contenente ciclosporina
con un altro immunosoppressore;
h)
AIFA sottolinea che, nel
singolo caso clinico, resta sempre affidata
alla irriducibile responsabilità professionale del medico, secondo
scienza e coscienza, lo switch da un medicinale all’altro;
i)
Nel rispetto della responsabilità professionale del medico,
le norme attuali prevedono che ”Il medico
che curi un paziente, per la prima
volta, per una patologia
cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili
più medicinali equivalenti, indica nella
ricetta del Servizio sanitario nazionale la denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco oppure la
denominazione di uno specifico medicinale
a base dello
stesso principio attivo accompagnata dalla denominazione di quest’ultimo.
L’indicazione dello specifico medicinale è vincolante per il farmacista ove nella ricetta sia
inserita, corredata obbligatoriamente da una sintetica motivazione, la clausola
di non sostituibilità di cui all'articolo 11, comma 12, del decreto-legge 24
gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni,
dalla legge 24 marzo 2012, n. 27. L’indicazione è vincolante per il farmacista anche quando il farmaco
indicato abbia un prezzo pari a quello di rimborso, fatta comunque salva la diversa
richiesta del cliente .”;
j)
Per le criticità elencate
e nel prevalente interesse della
salute del paziente,
AIFA auspica, nei casi in cui il medico decida la non sostituibilità del farmaco prescritto, che le autorità sanitarie
territoriali non pongano a carico dell’assistito
la differenza fra il prezzo più basso e il prezzo del farmaco previsto;
k)
Per ulteriori dettagli, incluso
il monitoraggio delle concentrazioni ematiche
di ciclosporina e la correlazione con sicurezza ed efficacia, e per quanto
non espressamente contemplato nella presente comunicazione, AIFA raccomanda che il personale sanitario coinvolto, si attenga al rispetto di
quanto riportato nel Riassunto delle
Caratteristiche del Prodotto del singolo medicinale
autorizzato.
Iglesias
21.04.2015
Giampiero
Maccioni
Presidente Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”
Segretario Nazionale Federazione LIVER POOL
Via Cattaneo,36 - 09016 Iglesias – tel.fax 0781.30067
cell.3476106054
http://wwwassociazionesardatrapianti.blogspot.com/
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